Nasik e' una citta' molto importante per l'induismo, qui infatti scorre il Godavari, il secondo fiume sacro, e qui, come a Benares, chi muore esce per sempre dal ciclo infernale delle reincarnazioni.
La citta' e' comune a tutte le altre, ovvero confusione, sporcizia. Niente di particolare se non fosse proprio per il luogo sacro dove scendono verso il fiume i ghat, i gradini dove si offrono le offerte e si fanno le abluzioni. In questo luogo sembra di essere in un altro tempo, si percepisce una forte e benefica vibrazione, pace, tranquillita'. I templi si ergono ovunque, e il fiume scorre placido cullando le candele e i fiori che gli vengono offerti in omaggio.
Nasik non e' un posto turistico per gli occidentali, quindi gli indiani sono veramente incuriositi dai pochissimi stranieri, e si accontentano di chiederti come ti chiami e da dove vieni. In tutta la citta' gli stranieri sono tre. Io, Carla ed un ragazzo francese che abbiamo conosciuto sul treno e che adesso condivide la camera con noi.
venerdì 17 ottobre 2008
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