martedì 30 dicembre 2008

Riflessioni

28/12/08
Tangalle

Seduto a gambe incrociate davanti al fuoco, in silenzio o parlando solo quando e' necessario, senza dire cose inutili. Fumare, rilassati, gioiendo della comunione con il tutto. Fare da mangiare, assistere alla trasformazione della materia tramite il fuoco. Spaccare la legna, attivita' che scalda e che da calore alla casa. Shanti.
Sento in me una forza prepotente, viene dal profondo, e' legata alle cose semplici, basilari. Piu' sono lontano dalla tecnologia, piu' mi sento a casa.
Un fuoco, una pentola, acqua, la materia si trasforma in fumo che entra in noi e ci rigenera.
Vedo le attivita' frenetiche come il peggior nemico dell'uomo. Ogni azione e' portata ad allontanarci da noi stessi, dobbiamo andare in profondita', ascoltare la natura, il vento tra gli alberi parla per noi, in esso e' racchiuso il nostro mondo perduto. Non abbiamo orecchi per capire i significati alchemici, siamo sopraffatti dal dominio della mente.
Si deve sempre fare di piu', bilancio attivo.
Io faccio sempre di meno, bilancio negativo per gli altri, ma positivo all'ennesima potenza per me.
Non c'e' differenza tra l'animale e' l'uomo, il cane qui accanto dorme sotto la palma, soddisfa i suoi bisogni naturali cosi' come facciamo noi. Ma non e' inquinato dalla frenesia, dalla produzione, dalla ricchezza.
E' un essere perfetto. Per noi la strada e' ancora lunga, infinita.
Ma io ho detto basta alla schiavitu', alla catena di montaggio. Io sono il mare, il corvo, le stelle, libero, espanso.
E questa coscienza mi da' un'energia infinita, non ci sono piu' limiti, la societa' non mi fa paura, le sue non sono minacce per me.
La mia strada e' quella della "rinuncia", lontano dalla societa' delle falsita'. Preferisco un albero come compagno, piuttosto che un falso bastardo perfettamente inserito nel mondo dei vincenti.
Perfettamente stabile nel suo centro, il ricercatore e' immerso nelle profondita' dell'essere dove tutto ha origine. E' collegato con gli elementi e non esiste cattiveria e superiorita'.
E' il risultato del calore, dell'acqua, della terra, dell'aria e della coscienza. E' un'unione che lo rende divino cosi' come il sasso, la lucertola, l'albero.

Nei peggiori bar di Kandy

23/12/08
Kandy

Nei peggiori bar di Kandy l'atmosfera e' fumosa, uomini avvolti nelle nubi del fumo e dell'alcool stanno appoggiati al bancone o fuori per strada, guardando d'inanzi a loro, chissa' cosa.
Tutto e' vibrante, mosso. Si respira un'aria densa di peccato, di qualcosa di nascosto che viene alla luce in queste poce ore di liberta'.
Siamo gli unici occidentali che mai si sono fermati in questi posti. Si vedono solo ed esclusivamente sri lankesi. Facciamo subito colpo, diverse persone ci vengono intorno. tutte immerse nel loro mondo alcolico non sono minacciose, non fanno paura. Anzi, mi diverto e sto al gioco. Sono tutti ubriaci, e' come essere in un mondo di alieni, benevoli.
Il piu' ubriaco di tutti e' un poliziotto che ci proteggera' per tutta la sera dagli "aggressori": "no problem" dice, "questa e' la mia area, sono un poliziotto, vi difendo io". Gli pago da bere un'altra birra, mi confessa che vuole venire a cercare lavoro in Italia, mi lascia il suo recapito telefonico nel caso abbia un lavoro per lui.
Chiunque si avvicina viene scacciato via dal nostro protettore. Questo e' lo Sri Lanka, persone bravisse ed umane, che fanno di tutto per aiutare il prossimo e fare apparire il loro paese ospitale, cosa in cui riescono benissimo.
Uscite dalle rotte turistiche, immergetevi nei villaggi sperduti, sarete ricompensati da una bonta' indescrivibile.
Amo questo paese come l'India e il Nepal, la loro genuinita' lo rende cosi' attraente che sento un profondo legame di fratellanza.
Voglio bene a questo popolo e sempre portero' in me il loro esempio di bonta' e generosita'.

lunedì 22 dicembre 2008

Kaudulla National Park

Con una jeep e la guida affrontiamo questo bel safari in mezzo alla giungla. Avvistiamo quattro varani di circa due metri di lunghezza e poco piu avanti subito siamo circondati da diversi gruppi di elefanti, alcuni ci guardano minacciosi ed un maschio ci carica contro. Mandrie di bufali pascolano pacificamente vicino al lago e uccelli tropicali, aquile e pavoni completano il cerchio di questa bella fauna selvaggia.
Al ritorno dal safari Andrea ha avvistato perfino un coccodrillo nel fiume che stavamo costeggiando.
E' stata la mia prima esperienza di safari e devo dire che essere circondato dagli elefanti selvaggi fa uno strano effetto, mi sentivo completamente impotente di fronte a tanta forza della natura.

domenica 21 dicembre 2008

Ieri con Andrea ho lasciato Kandy per visitare la citta' di Polonnaruwa, ricchi di templi ed antiche sculture.
Per evitare il traffico della strada principale ci siamo avventurati in una stradina secondaria che sempre piu' diventava sterrata e piene di buche.
Ci siamo inoltrati in una natura cosi' selvaggia al punto tale che mi sentivo un intruso tra bufali, scoiattoli, lemuri, varani e chissa' quali altre creature.
Ad un certo punto la strada era interrotta dal passaggio di un fiume che con le pioggie dei giorni passati si era gonfiato attraversando il sentiero da una parte all'altra.
Tornare indietro ormai avrebbe richiesto troppo tempo, eravamo bloccati nel mezzo della giungla. L'unica cosa da fare era affrontare il guado con le moto. Scelto il punto dove l'acqua era piu' bassa abbiamo guadato il fiume. L'acqua arrivava fino sopra la coscia, mezza moto era sommersa dall'acqua, e miracolosamente non si sono spente, riuscendo cosi' a raggiungere l'altra parte del sentiero.
Riusciti in questa impresa ci accoglie un panorama se possibile ancor piu' affascinante: alle nostra destra continuano le risaie e i palmeti, alla nostra sinistra il fiume scorre tumultuoso sommergendo tutta la pianura circostante, e gli imponenti alberi sorgono dall'acqua con la loro statica forza.
Arrivati vicino ad un villaggio incontriamo delle donne che si lavano al margine del fiume e ci salutano affascinate dal nostro passaggio come noi lo siamo dalla loro bella presenza.
E' stato un viaggio fantastico e finalmente il sole splendeva nel cielo dopo giorni e giorni di pioggia, benedicendo la nostra corsa verso nuove avventure.

venerdì 19 dicembre 2008

Avventure intorno a Kandy

Ieri siamo partiti di buon mattino alla volta di un tempio non molto lontano da Kandy. Il tempio e' immerso nella natura e un giovane monaco ci ha accolto amichevolmente facendoci visitare l'interno della grotta dove un grosso buddha di pietra e' sdraiato illuminato da fioche luci. Il tempio risale a piu' di trecento anni fa e e' stato restaurato nel 1980 da un restauratore italiano.
Sei monaci vivono in questo luogo di meditazione e dopo aver condiviso con loro il prezioso silenzio, il monaco che ci ha ospitato ci ha fatto vedere la sua collezione di monete. Ha molte monete antiche del periodo della colonizzazione olandese perche' proprio vicino al tempio c'e' una grotta dove vivono dei varani e ogni tanto quando questi animali escono alla luce portano con loro delle monete che sono conservate nel loro inespugnabile rifugio. Ce ne ha offerta una a testa e con questo piccolo tesoro in tasca continuiamo il nostro viaggio.
La prossima meta sono le cascate delle Hunas Fall. Bisogna lasciare le moto e continuare il cammino a piedi nella giungla per osservare tale spettacolo. Le cascate sono imponenti, specialmente in questo periodo che piove molto. Durante il cammino ci rendiamo conto che dei piccoli animaletti neri sono attaccati alle nostre gambe e piedi... sono sanguisughe che, succhiando il sangue diventano molto grosse. Per fortuna ce ne accorgiamo in tempo e riusciamo liberarci dal loro morso.
L'ultima meta sono le piantagioni di tea. Si sale ancora oltre la quota dei 1200 metri, la strada diventa un semplice sentiero di sassi, spesso attraversato da piccoli fiumi. Le moto arrancano tra bellissime piantagioni di tea, ovunque intorno a noi ci sono piante verdissime, tutto e' estremamente curato e le donne pazientemente trasportano sulla testa grossi sacchi di foglie mentre ci salutano stupite al nostro rumoroso passaggio.

mercoledì 17 dicembre 2008

Orfanotrofio degli elefanti

A Pinnawela, circa 45 km di distanza da Kandy, immersi nella natura tropicale, si possono ammirare piu' di ottanta tra elefanti e elefantini che, rimasti orfani e svezzati dagli umani, vengono accuditi in questo grande orfanotrofio naturale.
Gli elefanti vengono portati due volte al giorno a fare il bagno al fiume, poi viene dato loro da mangiare. Lo spettacolo e' molto bello e rilassante e gli elefanti molto amichevoli.

martedì 16 dicembre 2008

Visto Indiano in Sri Lanka

Ieri ho ritirato il visto indiano dall'ambasciata in Sri Lanka a Colombo, e se in Italia lo rilasciano di 3 mesi con ingresso singolo, in Sri Lanka lo rilasciano di 6 mesi con ingressi multipli!
Bene a sapersi...
Adesso mi trovo a Kandy, sulle colline dello Sri Lanka, la citta' si sviluppa attorno ad un lago molto bello sul quale si affaccia il tempio del dente del Buddha, tutto attorno la vegetazione e' rigogliosa e il clima e' piu' fresco che in pianura.

venerdì 12 dicembre 2008

Mirissa

Galle Road e' la strada principale del sud dell'Isola, collega Colombo con le principali destinazioni meridionali fiancheggiando il mare.
Lungo questa strada si incontrano bellissime spiaggie di fina sabbia bianca e coralli, e' un vero piacere scorrazzare avanti ed indietro lasciarsi incantare da queste bellezze sublimi.
Ma basta anche prendere la prima strada che si inoltra nell'interno per trovarsi nella giungla selvaggia. Piccole stradine, spesso sterrate entrano dentro un intrico di palme e alberi tropicali, campi di riso incorniciati da laghetti e fiori di loto si incontrano lungo il cammino e gli abitanti dell'isola sempre pronti al sorriso ci guardano incuriositi salutandoci con pura meraviglia.
Piu' di una volta ci e' capitato di mangiare in qualche trattoria locale lontano dalle rotte turistiche ed essere serviti con tutti gli onori della casa. Ci chiedono se siamo americani, e quando rispondiamo che siamo italiani, spesso ci viene detto che qualche amico o qualche parente e' in italia a lavorare.

Adesso siamo a Mirissa, un'altra bellissima localita' di mare, sole, mare cristallino e accoglienza genuina.

martedì 9 dicembre 2008

Hikkaduwa

A Colombo ho incontrato gli amici Leonardo e Andrea, arrivati direttamente dall'Italia, e il giorno dopo via verso il sud, verso le bellissime spiagge dello Sri Lanka.
La gentilezza e l'ospitalita' di questo popolo unite alla bellezza e la magia dei suoi posti fa dello Sri Lanka una meta perfetta per chi cerca serenita', foreste e mari tropicali.
Purtroppo lo Tsunami non ha giovato al turismo, e come se non bastasse le notizie della guerra civile dello Sri Lanka ha peggiorato la situazione. Infatti quest'anno, a differenza degli anni passati, ci sono pochissimi turisti e questo e' un vero peccato perche' ovunque ci sono alberghi di tutte le categorie pronti ad accogliere i turisti, dalle capanne sul mare, agli alberghi di lusso. Le persone del luogo sono amorevoli e sempre sorridenti e il loro saluto e' genuino.
La guerra civile c'e' solo nella estrema zona nord del Paese, e tutto il resto dell'isola e' totalmente sicuro, non e' mai stato toccato dalla guerra e mai lo sara'. Ma le informazioni errate che riceviamo dalla televisione e dai giornali scoraggiano i viaggiatori e i turisti a venire fin qui, commettendo cosi' un grave errore e mettendo in ginocchio l'economia di questo splendido e sicuro paese.

Adesso siamo ad Unawatuna, una splendida baia di sabbia bianca e fondale corallino, mare ideale per rilassarsi e fare snorkeling. Hikkaduwa, piu' ad ovest e' ideale per chi inizia a praticare il surf.
La prossima meta sara' Mirissa e Tangalle, altre splendite localita' balneari.

sabato 6 dicembre 2008

Viaggia!

" NON C'E' FELICITA' PER CHI NON VIAGGIA!
A FORZA DI STARE NELLA SOCIETA' DEGLI UOMINI,
ANCHE IL MIGLIORE DI LORO SI PERDE.
METTITI IN VIAGGIO.
I PIEDI DEL VIANDANTE DIVENTANO FIORI,
LA SUA ANIMA CRESCE E DA' FRUTTI
ED I SUOI VIZI SON LAVATI VIA DALLA FATICA DEL VIAGGIARE.
LA SORTE DI CHI STA FERMO NON SI MUOVE,
DORME QUANDO QUELLO SI DESTA.
ALLORA VAI, VIAGGIA!"

Tratto dai Brahaman.

giovedì 4 dicembre 2008

Colombo - Sri Lanka

Sono arrivato da poche ore a Colombo, la capitale dello Sri Lanka. L'aeroporto dista circa 30 km dalla citta' e arrivando di notte bisogna affidarsi al taxi per raggiungere il centro. Lungo la strada ci sono moltissimi posti di controllo della polizia e dei militari e dall'aeroporto al centro siamo stati fermati ben tre volte.
Trovare una guesthouse a prezzi da viaggiatore non e' facile, anzi, direi quasi impossibile se si arriva di notte. Ci sono volute due ore per trovare una sistemazione che comunque sia non e' cosi' economica come quelle che si trovano con estrema facilita' in India.
Colombo appare come una citta' molto piu' ricca di Delhi e molto piu' organizzata, piu' pulita ed anche i suoi cittadini sono molto piu' cordiali.
Stamani affamato sono entrato nella prima osteria che ho trovato per mangiare e il cameriere era cosi' contento di servire un occidentale che ero quasi imbarazzato. La sua cordialita' era genuina e vedevo che voleva davvero darmi una buona impressione dello Sri Lanka, cosa in cui e' riuscito benissimo.
Ho gia' richiesto il visto indiano che sara' pronto tra una settimana. L'ufficio e' in Galle Road, al numero 433. Si deve riempire un modulo, consegnare due foto tessere (che fanno anche nello stesso ufficio) e pagare circa 30 euro. La procedura e' stata molto agevole ed anche questo mi ha positivamente stupito.

mercoledì 3 dicembre 2008

Tiruvannamalai

Questa cittadina e' un'importantissima meta di pellegrinaggio per ogni hindu.
Specialmente in occasione di ogni plenilunio milioni di pellegrini arrivano da tutta l'India per rendere omaggio alla sua sacra collina, l'Arunanchal, dove Shiva viene venerato nella forma di Arunanchalaswar, una manifestazione del fuoco.
La luna e' crescente ed ogni giorno i pellegrini e i sadhu sempre piu' numerosi girano per le strade di Tiruvannamalai, si recano all'Arunanchelswar Temple, un magnifico tempio (uno dei piu' grandi dell'india), compiono scalzi il giro della sacra collina e con devozione partecipano ai canti nell'ashram di Ramana Maharishi, un santo che ha vissuto la sua vita sulla collina dopo aver raggiunto l'illuminazione.
Ramana e' molto venerato e attira meditatori da tutto il mondo. Il suo nome si legge ovunque in citta' e la sua immagine compare anche nelle insegne dei negozi, farmacie, ospedali e bottiglie dell'acqua.

A Tiruvannamalai ho conosciuto Fabrizio, viaggiatore italiano che e' partito per l'India due settimane prima di me ed insieme a lui trascorro delle giornate molto rilassanti. E' bello andare sulla collina e sedere nella grotta del santo, stare nell'ashram a meditare, ascoltare i canti ed osservare il continuo viavai di personaggi completamente diversi tra loro: l'imprenditore indiano in fervore ascetico, il pensionato tedesco a gambe incrociate, l'inglesina in contemplazione di fronte alla figura del santo, il santone dai lunghi capelli arrufatti e lo sguardo profondo, il mendicante che chiede l'elemosina con poca convinzione.
Molte persone si fermano a Tiruvannamalai per un lungo periodo e come Fabrizio prendono una casa in affitto. Questo e' un modo molto intelligente per calarsi ancor piu' nella magia del luogo, magia che fin dal primo momento non stenta a coinvolgere il viaggiatore.