domenica 8 febbraio 2009

Neil Island - Riflessioni

Le Andamane sono bellissime, un paradiso incontaminato, foreste vergini, coralli e pesci di tutte le specie, gente semplice e genuina, amichevole. Tutto e' perfetto.
Havelock inizia ad essere sfruttata dal turismo, tuttavia e' sempre a livelli molto sostenibili. L'isola si gira tranquillamente con la bicicletta o la moto, ci si addentra tra le poche strade asfaltate tra la giungla e le piantagioni di noci di cocco. La sua spiaggia n.7 Radha Nagar Beach e' una favola, un posto incantato.
Neil Island e' ancora piu' genuina. Le mucche, i cani, i gatti e gli altri animali delle isole sono in perfetta salute, cosa rarissima in tutte le altre parti dell'India.
Le persone non sono ricche, ma nessuno muore di fame, anzi, tutti sono perfettamente nutriti con uova di gallina ruspante nel campo, latte di mucca appena munto e verdure del campo. L'atmosfera e' rilassata e il tasso di inquinamento e' zero assoluto. A Neil Island solo pochissime macchine circolano, e nelle altre isole, fatta eccezione di Havelock, non esistono mezzi di locomozione a motore.
E' quasi finito il mio periodo di permanenza in queste isole, tra pochi giorni andro' a Long Island e poi saro' nuovamente a Chennai, da li mi spostero' verso qualche nuova destinazione e nuove avventure mi aspetteranno.
Non ho ancora idea di dove voglia andare, forse Kodaikanal, sulle montagne al confine tra il Tamil Nadu e il Kerala, poi da li verso Munnar, sempre sulle montagne, poi chissa'.
Sono contento di tornare nella penisola indiana, lasciando le Andamane perdo qualcosa di molto speciale che mi ha accompagnato in questa permanenza isolana, ma tutte le cose che hanno un inizio hanno una fine, e un nuovo ciclo avra' inizio.
Ho piu' un mese in India, poi torno in Italia a meno che non posticipi il volo di ritorno.
Comunque sia vorro' spendere questo mese che viene in meditazione e ricerca interiore.
Piu' il tempo passa e piu' mi sento centrato, il richiamo della natura e' forte. Sono circondato dagli alberi, dal mare, il fuoco e' una presenza quotidiana. Cio' mi basta: stando a contatto intimamente con gli elementi ricevo una grande energia, e' come se mi espandessi fino ad annullare i miei confini per diventare parte integrante del tutto. E' una sensazione indescrivibile, e' come se diventassi il fuoco, o l'albero, o il vento, in perfetta armonia.
Ringrazio il sole che si leva, tocco il legno amichevolmente, chiedo il permesso al mare di entrare in lui. Intorno a me c'e' amore e gratitudine.

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