lunedì 9 febbraio 2009

Long Island

Dopo una decina di giorni a Neil Island, eccomi a Long Island. Un'isola ancora piu' piccola di Neil con un'unica guesthouse. Arrivo qui con Alice, Chris e Joanna dopo cinque ore di traghetto. Gli abitanti di questa isoletta non sono piu' di un centinaio e pochissimi viaggiatori si spingono fino qui. Al nostro passaggio tutti ci salutano e ci indicano la strada che ben presto diventa un sentiero nella giungla per arrivare alla guesthouse.
Non ci sono macchine ne' motorini e tutta l'isola e' coperta da una folta foresta di alberi e piante tropicali.
Arrivati alla guesthouse con grande piacere trovo Havi e Vincent, due cari amici conosciuti a Paradise Beach. Passiamo la sera in loro compagnia e con gli altri ospiti della guesthouse: due italiani un tedesco e un irlandese. L'atmosfera e' molto rilassata e amichevole, proprio cio' che cerco nei miei viaggi.
Ieri siamo andati in una spiaggia bellissima, la fitta foresta si spinge fino al limite dell'alta marea, e l'acqua e' incredibilmente trasparente, ma per arrivare la' bisogna inoltrarsi nella foresta ed e' facile perdersi perche' il sentiero e' a volte inesistente, ci sono volute due ore e mezzo di cammino e siamo arrivati stremati. Ma e' bastata la vista delle acque cristalline e un bagno refrigerante per essere nuovamente in forma. Con un macete abbiamo spaccato delle noci di cocco, bevuta la loro acqua e mangiato il frutto. Questa natura selvaggia e stile di vita semplice e naturale risveglia in me forze ed emozioni profonde.

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