domenica 21 dicembre 2008

Ieri con Andrea ho lasciato Kandy per visitare la citta' di Polonnaruwa, ricchi di templi ed antiche sculture.
Per evitare il traffico della strada principale ci siamo avventurati in una stradina secondaria che sempre piu' diventava sterrata e piene di buche.
Ci siamo inoltrati in una natura cosi' selvaggia al punto tale che mi sentivo un intruso tra bufali, scoiattoli, lemuri, varani e chissa' quali altre creature.
Ad un certo punto la strada era interrotta dal passaggio di un fiume che con le pioggie dei giorni passati si era gonfiato attraversando il sentiero da una parte all'altra.
Tornare indietro ormai avrebbe richiesto troppo tempo, eravamo bloccati nel mezzo della giungla. L'unica cosa da fare era affrontare il guado con le moto. Scelto il punto dove l'acqua era piu' bassa abbiamo guadato il fiume. L'acqua arrivava fino sopra la coscia, mezza moto era sommersa dall'acqua, e miracolosamente non si sono spente, riuscendo cosi' a raggiungere l'altra parte del sentiero.
Riusciti in questa impresa ci accoglie un panorama se possibile ancor piu' affascinante: alle nostra destra continuano le risaie e i palmeti, alla nostra sinistra il fiume scorre tumultuoso sommergendo tutta la pianura circostante, e gli imponenti alberi sorgono dall'acqua con la loro statica forza.
Arrivati vicino ad un villaggio incontriamo delle donne che si lavano al margine del fiume e ci salutano affascinate dal nostro passaggio come noi lo siamo dalla loro bella presenza.
E' stato un viaggio fantastico e finalmente il sole splendeva nel cielo dopo giorni e giorni di pioggia, benedicendo la nostra corsa verso nuove avventure.

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