martedì 4 novembre 2008

Esperienza da baba Cesare

Il sole non e' ancora sorto e un manto infinito di stelle copre il cielo di Hampi. Al di la' del fiume, nascosto ai piedi di una montagna di sassi, il piccolo tempio dedicato a Shiva si illumina del fuoco sacro, il Duni, e i fiori vengono raccolti per essere posizionati di fronte alle statue di Shiva ed Hanuman. Si accendono i lumini e bruciati gli incensi. Dopo il bagno purificatorio la cochiglia viene suonata, seguita dalle campane e dal rullo dei tamburi. Il baba svolge la puja, la funzione religiosa in omaggio a Shiva. Infine viene cantato il bajan e si rende grazie a Surya, il sole.
Ci raduniamo attorno al Duni e mentre aspettiamo la palla infuocata affacciarsi oltre le montagne, si levano in aria i fumi del cilum che si mescolano con quelli degli incensi e del fuoco.
Preparo il tea, mentre il baba un altro cilum.
Qualche abitante del villaggio vicino viene a pregare, poi si unisce a noi.
Le scimmie sulle rocce attorno ci osservano mentre si spulciani, gli uccelli dai mille colori che non conosco riempiono l'aria di suoni e gli scoiattoli saltano gioiosi da un albero all'altro.
Baba Cesare arrivo' in India da giovane. Era un hippie senza fissa dimora. Adesso ha circa 70 anni e la sua abitazione e' il tempio shivaita immerso tra le rocce, palme e banani e rivolto verso il sole nascente.
I giorni hce ho passato con lui sono stati un ritorno alla semplicita', alla natura. Ci si sveglia alle 4,30 e ringraziamo il sole, prepariamo il cibo, mangiamo con le mani, seduti per terra e si rutta senza problemi.
La sera questo avviene illuminati soltanto dalla luce del fuoco e puo' accadere che nel mentre una hippie indiana si denundi completamente per cospargersi il corpo con la Vibuti, la cenere sacra.
Durante la giornata c'e' poco da fare. Annaffiare l'orto, spaccare la legna, fumare e la puja del mattino e della sera.
Il bagno purificatorio lo faccio nel fiume che scorre placido accanto al tempio, l'acqua e' tiepida e pulita e mi sdraio sulle rocce ad asciugarmi mentre un milione di libellule mi volano attorno.

"Chi e' un baba?" gli domando io.
"E' uno che cerca di salvare se stesso" risponde baba Cesare. "Cosi' facendo funge da esempio vivente per tutti."
Il baba ha infatti una funzione sociale molto importante. E' colui che ha rinunziato al mondo materiale e agli affanni mondani. Con la sua scelta di allontanarsi dalla societa', abbandona il Samsara, il mondo delle illusioni per trovare Dio che risiede gia' in lui, come in ognuno di noi.
Il baba vive di offerte e non fa affari. E' molto rispettato in quanto e' uno che e' andato oltre. Oltre ogni limite di nazionalita', di casta, di religione, oltre ogni limite sociale.
"Il maggior nemico dell'uomo e' il condizionamento sociale. Tutti siamo condizionati sin dalla nasciata. Abbiamo cosi' bisogno di cose che non ci servono e fatichiamo tutta la vita per ottenerle, per poi morire insoddisfatti e pieni d'odio.
Io preferisco vivere la vita nella sua semplicita', senza perdere tempo e crearmi problemi" mi spiega baba Cesare.

Folco Terzani, il figlio di Terzani, viene spesso a trovarlo e a gennaio sara' nuovamente da lui. Scrivera' un liro sul baba e la sua vita. Il libro affrontera' il significato del Dharma e del Karma e l'aspetto religioso di baba Cesare che persegue la ricerca della semplicita'.
Vivendo con il baba ho constatato che la religione si fonde completamente con la natura, in ogni suo aspetto quotidiano.
Ognuno di noi infatti puo' ringraziare il sole e condurre una vita semplice, un ritorno alla natura. Il piacere che ne deriva e' sublie. Preparare il cibo senza fretta, con movimenti tranquilli usando il fuoco vero puo' sembrare una perdita di tempo, ma cio' che invece ho sperimentato con baba Cesare e' l'annullamento del tempo e il flure semplicemente con il nostro ritmo naturale e primordiale.
Si fa economia e niente viene sprecato. La merda di vacca serve come impasto per costruire i muri e i pavimenti, se invece e' secca diventa ottima per essere usata come combustibile. La cenere si usa al posto del sapone per lavare le stoviglie e durante la sera per scacciare le zanzare usiamo il metodo naturale del fumo.
L'albero del Nim e' sacro e le sue foglie se scaldate producono un fumo che tiene lontano gli insetti.
La pianta della marijuana, anch'essa sacra, riveste un ruolo importante e chiedo maggiori informazioni al riguardo al baba.
"Shiva e' cresciuto sulle montagne dell'Himalaya, in una zona dove questa pianta cresce spontanea. L'uso del bhang o marijuana e' importante in quanto purifica la mente e permette di connettersi con il divino.
L'uso del cilum e' simbolico, e' l'unione della Joti (sesso femminile) rappresentato dalle mani unite e il Lingam (il fallo di Shiva) rappresentato dal cilum.
Da questa unione e' nato l'universo e nell'atto di fumare partecipiamo alla creazione"
E' per questo che per la maggior parte del tempo siamo seduti attorno al fuoco a bere il tea e a fumare. Spesso altri indiani barbuti, avvolti nei lori abiti tradizionali si uniscono a questa comunione con il divino, e non abbiamo bisogno di parole, godiamo semplicemente del momento presente.
Shiva e' con noi, onnipresente nel fuoco, in ogni cosa, in ogni movimento e lo invochiamo prima di tirare il cilum, ma anche altri Dei e Santi vengono nominati, tra cui Gesu'.

Ieri ho salutato baba Cesare, per dirigermi altrove. Avrei voluto stare molto di piu', ma sento la necessita' di affrontare il viaggio verso il mare, di fare altre esperienze. Il baba non parla molto ma ho capito che ha apprezzato il fatto che fossi con lui. Adesso con un nuovo valore aggiunto continuo la mia avventura indiana.
Salutandoci mi ha regalato un cilum di terracotta che ha fatto lui stesso pochi giorni fa.
"Vedi, noi siamo diversi" mi ha detto, "siamo delle controindicazioni per la societa', quindi bisogna aiutarci l'un l'altro, questo e' per te."
Il cilum a forma di serpente e' ben custodito nella mia borsa e penso gia' che prima di tornare in Italia vorro' andare nuovamente da baba Cesare, per poter portare a casa come ultimo ricordo dell'India la magia dei giorni illuminanti in sua compagnia, e poter affrontare la vita con nuova consapevolezza.
Om nama Shivaya.

10 commenti:

Unknown ha detto...

Molto bello il tuo racconto. Questa volta non manchero' anch'io di fare una visita al Baba, saro' ad Hampi tra 3 o 4 giorni.
Buon soggiorno al mare, e spero di incontrarti in Tamil Nadu piu' avanti!
Fabrizio

Unknown ha detto...

Ah, non so se e' stata un'allucinazione, ma pemso di aver visto il figlio di Terzani ad Almora un paio di settimane fa, parlava pure italiano...

Unknown ha detto...

caro mirko sono felice che la tua esperienza con il baba cesare sia stata folgorante e ti abbia riportato a forte dei marmi ritemprato.
tengo a segnalarti almeno tre inesattezze:

credere che baba cesare abbia settant'anni è cosa ingenua.

la marijuana si estrae dalla femmina della pianta della canapa a cui viene impedito di riprodursi

l'organo sessuale femminile si chiama Yoni

mi resta una curiosità, perchè sei andato in india a fare il bagno nel ruscello insieme ad un milione di libellule?

Federico ha detto...

@tiziano
sei proprio in malafede, io sono il fratello minore di Baba Cesar e ti assicuro che ha 73 anni compiuti.

è che tutto il fumo del Lingam di Shiva che si è buttato in gola lo ha mantenuto giovane.

ti assicuro che ci sono baba più che centenari che giocano ancora a calcio con pallette di sterco di vacca.

tuo

MenteDigitale.org ha detto...

Son stato da lui per un po', e mi e' piaciuta un sacco la tua desctizione.
OM NAMA SHIVAYA!

MenteDigitale.org ha detto...

Son stato da lui per un po', e mi e' piaciuta un sacco la tua desctizione.

MenteDigitale.org ha detto...

Son stato da lui per un po', e mi e' piaciuta un sacco la tua desctizione.

zio ha detto...

ebbasta con questi Baba mainstream, vi piacciono i Baba a 360? andatevi a cercare IL VOSTRO BABA. E' molto piu' faticoso, e magari manco lo troverete.

hopefully ha detto...

ciao a tutti, scusate, state parlando di Baba Cesare, la cui vita è raccontata da Folco Terzani nel libro "A piedi nudi sulla terra"? io sto facendo delle ricerche su di lui: in particolare del suo luogo di nascita, Castroreale,da cui provengono alcuni miei parenti (bisnonni, nonni,zie e cugini..) E' possible sapere il suo cognome e data di nascita? Le mie cugine che abitano a Castroreale (Sicilia) vorrebbero ricostruirne la storia..grazie a tutti

Unknown ha detto...

Comunque per Tiziano. Baba Cesare non aveva fratelli minori ma solo una sorella maggiore è poi non poteva avere 73 anni nel 2009 perché è morto nel 2018 all età di 73anni.