sabato 8 novembre 2008

Paradise Beach

Come un avventuriero mi inoltro nella giungla, cercando viottoli inesistenti e strisciando sotto piante sconosciute. Come punto di riferimento il mare, da qualche parte alla mia destra, ne sento le onde che si infrangono sulla riva.
Giungo sotto il sole cocente sull'altura di una scogliera, sotto di me il vuoto, sopra le aquile si lasciano trasportare dal vento.
Sono a meta' strada tra Om e Paradise Beach ed all'inizio del mio viaggio indiano.
Non so se rimanere ancora a Gokarna o andare altrove, penso forse che non ho ancora trovato il posto dove fermarmi per un po'. Cosi' come nella vita tutto e' insicuro per me, cosi' lo e' anche il viaggio che si rivela una proiezione cruda della realta'.
Ho bisogno di entrare dentro me stesso, in profondita'. Al momento sono come un asteroide vagante per lo spazio ed ho bisogno di un centro. Questo centro e' dentro me, lo trovero'.
Arrivato a Paradise Beach, per la seconda volta da quando sono qui, sento buone vibrazioni. La spiaggia e' piccole e le persone che abitano qui sono poche, forse venti. Decido cosi' di trasferirmi qui, e prendo dimora in una capanna con la finestra che da' sul mare. Non c'e' elettricita' e sto scrivendo alla luce delle candele, sdraiato sul materasso per terra.

Paradise Beach e' un'oasi di tranquillita', la vita scorre leggera e si coltiva l'arte dell'ozio. Ci si ritrova all'ombra delle palme di cocco a bere un tea o una birra dopo aver nuotato nell'oceano. C'e' chi gioca a scacchi, chi legge un libro sdraiato sull'amaca e chi racconta le proprie avventure di viaggiatore.
La sera ci raduniamo sulla spiaggia e suonare e i fumi si levano liberamente nell'aria.
Quella di Paradise Beach e' una comunita' multietnica di giovani rasta e hippie attempati che trascorrono la propria vita fuori dai canoni della societa'.
Si fa facilmente amicizi e si sta cosi bene tra di noi che non e' facile lasciare questo paradiso per continuare il proprio viaggio.

1 commento:

Unknown ha detto...

....mi pare che te la gusti!
Ti seguo...spesso silente ma presente.

Bella storia stare con Madre Natura col suo bioritmo-blando,la sua poesia manifesta.

Stammi di lusso Fratello
a presto Massimo